Sotto i riflettori stavolta la Primavera e lo sfogo amaro, pungente e diretto del difensore Filippo Cardelli diventato già virale. Il campionato non è iniziato e Bonatti si ritrova a fare i conti con un grattacapo: sostituire il giocatore, titolare inamovibile degli Allievi biancocelesti, promosso quest’anno in primavera.

 Parole dirette, dettate dall’impeto, ma qualcuno doveva pur dirle. E se nel novembre dello scorso anno il diciottenne scriveva sul profilo facebook dell’intervento riuscito e la felicità di tornare presto in campo coi colori biancocelesti, su quello stesso profilo ieri sera la musica è cambiata ed il giovanissimo calciatore ha detto “basta, addio”. Arrivato finalmente in Primavera, saluta un sogno e la Lazio, nei suoi pensieri ora c’è l’America perchè, dalle sue parole dure, il calcio italiano è morto e solo stranieri vanno avanti in Serie A. Riportiamo i passaggi più salienti dello sfogo amaro apparso sulla Gazzetta dello Sport:

 

 ” Dopo dieci anni di sacrificio lascio il calcio. Ci tengo a chiarire che non ho avuto nessuna divergenza con l’allenatore come è stato scritto, anzi, il mister è sempre stato onesto con me. Lascio perchè questo non è più lo sport di cui mi sono innamorato da bambino. Non vedo che senso abbia giocare nella Lazio primavera ed essere circondato da stranieri, e non solo, essere trattato pure come una m***a dopo tutti i scarifici che ho fatto. finchè si tratta di rinunciare agli studi, agli amici, alle ragazze, è tutto accettabile perchè ho un sogno, e il mio sogno viene prima di tutto. Ma quando ti senti dire che dopo un crociato rotto non  sei sicuro di avere le cure della società perchè non hai un contratto, quando non puoi mangiare a Formello il giorno di doppia seduta perchè non hai il contratto, quando non ti pagano la visita medico agonistica perchè non hai il contratto, ti cascano le p***e e rimangono per terra. Ed ovviamente gli stranieri hanno il contratto e guadagnano anche tanto… Non ho mai giocato a calcio per soldi, ma solo per dire c***o ce l’ho fatta! La Serie A è piena di stranieri, il calcio italiano è morto, se devo essere uno straniero in patria, preferisco andarmene. E’ vero negli USA il calcio è anni luce indietro, ma almeno ha un briciolo di dignità, che noi abbiamo perso. Per tutti quelli che sono arrivati fino a qua e amano il calcio, un consiglio da chi lo ha vissuto da dentro: non andate allo stadio, non comprate gli abbonamenti tv, perchè è tutto finto… Quando Lombardi è entrato e ha  segnato contro l’Atalanta mi sono commosso, un ragazzo italiano che suda per la maglia, questo è quello che dovremmo vedere sempre”

 

Alla fine di tutto, le parole choc di un ragazzo di soli 18 anni che abbandona il sogno di bambino per quel pò di  “patriottismo” potremmo dire, è triste ma deve far riflettere le società che spesso cercano all’estero dimenticando le eccellenze italiane. Cosa che, non è mai ridondante ripetere, non ha fatto il Sassuolo decidendo di puntare sulla stragrane maggioranza di talenti nostrani. Cardelli ha fatto saltare una polveriera con le sue dichiarazioni, con quella frustrazione di “non avere un contratto” e, a parer mio, ci vuole coraggio!

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